La principessa e l’aquila

Regista: Otto Bell
Anno: 2016
Durata: 87 min
Paese: Gran Bretagna/Mongolia/USA
Sinossi
Nel suggestivo paesaggio dei monti Altai, in Mongolia, vive una famiglia nomade che si sposta con il suo bestiame seguendo l’andamento delle stagioni. La protagonista del film è Aisholpan, una ragazza di 13 anni che vuole imparare a cacciare usando le aquile, come suo padre e suo nonno. Sostenuta dal padre in questo suo desiderio, Aisholpan impara da lui i rudimenti di questa particolare attività, dimostrandosi particolarmente dotata. Un giorno, suo papà la porta a cercare un’aquila tutta per lei, che dovrà allevare, addomesticare e allenare alla caccia. Catturato uno splendido esemplare di tre mesi, Aisholpan e suo padre iniziano la difficile preparazione in vista del Festival dell’aquila reale, una competizione annuale che designa il miglior binomio cacciatore-aquila.
I partecipanti sono tutti uomini, in quanto da sempre le donne sono ritenute troppo fragili e deboli per la caccia. Con un’agitazione interiore in costante aumento, Aisholpan e la sua aquila affrontano le diverse prove del concorso e si impongono, tra lo stupore generale. Nonostante il successo ottenuto, gli anziani della tribù non sono convinti delle reali capacità di Aisholpan e attendono i suoi risultati nella caccia invernale vera e propria. Come si comporteranno Aisholpan e la sua aquila nella caccia sfidando il freddo, la neve e il ghiaccio? Riusciranno a dimostrare il loro reale valore?
Approfondimento
Il film è ispirato a una storia vera e si svolge in una regione al nord della Mongolia, che è lo stato meno popolato al mondo. Uno stato ricco di tradizioni millenarie e di un fascino misterioso, che è però molto arretrato anche culturalmente a causa del suo isolamento. La storia di Aisholpan è un viaggio verso la realizzazione dei propri desideri e di una vittoria nei confronti della discriminazione femminile, in quanto da sempre le donne di quelle regioni vengono considerate deboli e fragili, adatte solo a occuparsi della casa o della yurta e dell’accudimento del bestiame.
La caccia con l’aquila in Mongolia sembra sia praticata da più di 2000 anni. I cacciatori prediligono esemplari femmina, in quanto più grandi e più aggressive dei maschi. Nel giro di poche settimane, le aquile sanno riconoscere il richiamo del proprio addestratore. Esse cacciano volpi, piccoli di renna e, se ben addestrate, anche piccoli di lupo. Si lanciano sulle prede in picchiata a 160 km orari. Vivono fino a 30 anni, ma è tradizione che vengano lasciate libere quando raggiungono i 6-7 anni, ciò che corrisponde all’età riproduttiva. Al giorno d’oggi, al mondo si contano solo 250 cacciatori che impiegano le aquile.
Il film mostra immagini meravigliose della regione dei monti Altai, delle aquile, degli abitanti e dei loro costumi. Quando il regista è venuto casualmente a conoscenza della storia di Aisholpan, si è recato in Mongolia per incontrare lei e la sua famiglia e realizzare un film su di loro. Fortuna ha voluto che quando si sono incontrati, il padre di Aisholpan e sua figlia avevano già programmato di catturare una nuova giovane aquila: grazie a questa coincidenza, il regista ha potuto filmare la scena della cattura dal vivo e ricostruire il racconto in sei successive tappe di ripresa, riuscendo a far “rivivere” la storia originale e dandoci la possibilità di ammirare le bellissime immagini citate in precedenza.
Spunti didattici
- Il film è uscito in diverse lingue e con diversi titoli: “La cacciatrice con l’aquila”, “L’aquila cacciatrice”, “La ragazza e la sua aquila”, “La principessa e l’aquila”. Quale ti sembra più vicino a ciò che hai visto? Perché? Perché nella versione italiana la ragazza viene definita “principessa”?
- Svolgi una ricerca sulla Mongolia.
- Cosa si intende con “popolo nomade”? Al mondo ce ne sono parecchi: ne conosci altri? Anche in Ticino nel passato vi era un tipo di nomadismo: per esempio in Val Verzasca. Prova ad approfondire.
- Sviluppa il tema delle tradizioni popolari (usi, costumi, feste, cucina, ecc.), magari sfruttando la presenza in classe di compagni provenienti da paesi diversi.
- Cosa ne pensi della discriminazione tra uomini e donne, dei ruoli tradizionalmente prestabiliti che non si possono cambiare?
- Cos’è una yurta? Ne hai già viste? Ci sei già entrato?
- Svolgi una ricerca sulle aquile o sui rapaci.
- Sempre in tema rapaci, visita la “Falconeria” a Locarno.
- Parla del tuo animale preferito, del tuo rapporto con lui o di che rapporto vorresti avere. Oppure parla di esperienze particolari vissute con un animale.
- Prova a sviluppare e approfondire il tema suggerito dalla frase “Ogni cosa ha una fine”, pronunciata all’inizio del film dal padre di Aisholpan.
Proiezioni
- La principessa e l’aquila - 21 Ottobre 2025 - 09:00